a r e a d i q u i e t e

ritagli di tempo. ritagli di luogo.

sabato 15 settembre 2007

che palle

che palle sti esami... e l'angoscia che stimolano!!!

venerdì 14 settembre 2007

è passata


quest'estate è passata. e il fatto che non fossi più passato io, da queste parti significa che:


-non sono un animale da blog


-l'estate non è fatta per i blog


-ho preferito la carta alla tastiera (perchè il fatto che non abbia postato non significa che non abbia scritto, tutt'altro)


-ho preferito dedicarmi alle immagini piuttosto che alle lettere (cosa vera, -issima)


ora mi trovo qui, però.. il che signoficherà certamente tutto il contrario della precedente lista.

che dire a proposito della stagione calda: ho girovagato e mi sono rilassato, lampi e fulmini a ciel sereno annessi e connessi, momenti di mezza crisi, sbronze, clic, mare e spiagge (sporadiche), feste e concerti. devo dire che c'è più di una persona da ringraziare per il fatto che alla mente mi sia tornato il meno possibile l'immagine dell'estate scorsa, come più di una situazione da tenere a mente come scudo per difendermi se quell'immagine dovesse rotornare improvvisamente. grazie a P e ai suoi TRULLI, ai mega pranzi e alle grigliate di pesce. alla birra gelata sempre ad un palmo dalla mano. ai suoi amici e alle cazzate dette e fatte in quella terra, estremo nord del salento, che tanto sa trasmettere e tanto ti entra dentro. con la sua gente, le loro storie e la musica.. che racchiude tutto. grazie all'odore di pane delle cinque di mattina e alla disinvoltura che l'alcol stimola nell'approcciare con il gentil sesso.. in maniera ben poco gentile. grazie alla città bianca che ti permette di perderti, senza fare una piega. grazie ai mille e mille scatti che mi danno la possibilità di tornare li, se non fisicamente, mentalmente. ah, P, una cosa: FANCULO PER LA CONGIUNTIVITE!

grazie a quella CICCI di F. grazie alla sua immensa disponibilità. al suo mare a all'aria che la sera correva dalla spiaggia per raggiungere il chiosco i cui le birre si rincorrevano dal banco al tavolo. grazie alla sua voglia di fare casino e al fatto che ci sono amicizie sopra le parti che non si logorano mai. grazie alle serate assurde con i suoi amici, da tutt'italia. grazie ai suoi BOUQUET di ARROSTICINI che ci hanno tenuto compagnia nella lunga coda verso pietanze ben più consistenti. grazie a chi ci ha preparato il PRANZO DI FERRAGOSTO da consumare rigorosamente in spiaggia.. indipendentemente dal potere CALORICO che potesse avere. grazie per le spedizioni qua e la a salutare amici e colleghi. grazie davvero, fe.


grazie agli amici della terra natia, e non. a quelli con cui sono cresciuto e a quelli con cui sarei voluto crescere. alle parole di conforto al momento giusto, e grazie anche alle parole sbagliate dette nel momento sbagliato.. temprano più del miglior consiglio.


è passata l'estate e non me ne sono accorto.. ma mi sto portando dietro più che i malumori.. i bei ricordi. non ci speravo!


ed ora, signori, tirate fuori i tamburelli.. perchè qui è tempo di PIZZICA-TAMORRA E TARANTE!!!


martedì 24 luglio 2007

c v d



in gergo scientifico si dice "c.v.d." il che vuol dire "come volevasi dimostrare".




ogni azione genera una reazione, ma sta volta (come per milioni di altre volte) l'azione non era tanto forte da generare una simile reazione.. senon'altro non era mirata.. vabbè, parzialmente.




la reazione è arrivata al mio telefono ieri notte, sotto forma di una serie di parole, punta d'iceberg di un pensiero più complesso che però.. per incuriosire il destinatario, è rimasto ben coperto dalla superfici e del freddo mare.. (non c'è iceberg dove il mare è caldo).




scopro giorno dopo giorno che il silenzio è il modo più efficace per esprimere contrarietà rispetto a qualcosa. imparo passo passo a risparmiare parole, in questa seconda fase, che segue cronologicamente quella delle parole gettate al vento. imparo a risparmiare. mia nonna mi diceva sempre, con quel sorriso che sa di vita vissuta respiro dopo respiro, che risparmiare non significa mettere via grandi quantità.. ma il risparmio sta nella briciola.. e tante piccole e insignificanti briciole. sono loro che.. con la pazienza dei sassi... portano alla quantità..


mettere via le parole che avrei voluto dire, giorno dopo giorno, su carta o come file.. chiudere in qualche cassetto o portarle sempre con me. metterle da parte invece che spenderle contro un vento contrario (per cui un'andatura di bolina non era possibile) inizia a portare a qualcosa; nulla di cercato è accaduto (anzi direi nulla e basta).. ma in questo mio nulla che tengo appoggiato accanto al mouse c'è un messaggio chiaro e forte che dice:


"il silenzio è il modo migliore per esprimere contrarietà rispetto a qualcosa-il risparmio sta nelle briciole-non sempre è possibile andare di bolina"


e allora che faccio?




che si issi lo spinnaker!!! attaccate bene quel tangone, per tutti i numi!!! alla via così... questo bordo ce lo facciamo di poppa!!!
(p.s. tanti auguri ram!!!)

lunedì 23 luglio 2007

domenica 22 luglio 2007

on the stage.. prima della raffica


da sotto il palco si vede meglio.. basta riuscire ad arrivarci il giorno giusto. io dal palco ho visto solo un prato assolato, mentre immaginavo la folla accalcata contro le barriere anti panico che mi hanno fatto imbullonare... una ad una...

era tutto abbastanza programmato: un giorno di facchinaggio (siano pure due) tra prato e palco, su e giù a scaricare scatole misteriose colme di cavi e plastica, per poi arrivare al 21 sera, data del concerto, con una folla pagante alle spalle e un frullato di luci e musica davanti, nel posto dell'abbonato RAI.. ma qualcosa deve essere andato storto perchè la convocazione non è arrivata.. in poche parole mi hanno lasciato a casa. la schiena ringrazia per la giornata di riposo, però, cazzarola che occasione persa.
dodici metri di altezza (forse quindici) per un'estensione di... ad occhio e croce... 500 metri quadri? tre americane cariche di fari più le illuminazioni provenienti direttamente dall'Islanda (anche se il tir era targato GB). un team enorme di "RESPONSABILI" che comandavano in continuazione.. organigramma della macchina organizzativa ben poco chiaro.. ma a noi, alla fine, non pagano per pensare. Responsabile tecnico. Responsabile artistico. Responsabile luci. Responsabile audio. Responsabile facchini. Responsabile di produzione. Responsabile catering. Responsabile pubbliche relazioni. Responsabile cessi. Responsabile caschetti protettivi da cantiere obbligatori per i muli, ma non per tutti gli altri che come loro lavoravano sul palco sotto l'impalcatura (vien da pensare: se il casco protegge la testa e per noi era d'obbligo.. per chi non lo era, evidentemente, c'era poco da proteggere... ma sono considerazione di un facchino, gente che non deve pensare ma sudare). Responsabile distribuzione acqua a chi ne trasudava da ogni poro. Responsabile delle responsabilità varie ed eventuali...
bhà.. vabbè... darò inizio alla caccia all'uomo per la retribuzione..
ho deciso di entrare con il vecchi account su msn, per vedere che aria tira.. c'era una sua amica, che è stata anche la mia.. ho deciso di rendermi visibile.. in men che non si dica si apre una finestrella: "Ciaooo, come stai?"
silenzio
ho fatto un passo anche troppo lungo. ora m è apparso, per uno spiraglio di tempo minimo. ha risposto con un silenzio. le chiacchiere viaggeranno. qualcuno dirà a qualcun'altro: "sai chi è apparso stamattina?.. si, proprio lui. Gli ho detto ciao, ma non mi ha risposto.. bhà"
sparire ma non sparire. sparire ma continuare ad essere, altrove magari, in altri mondi, ma non farsi minimamente dimenticare, perchè dimenticare vuol dire anche cancellare gli errori fatti.
non farsi dimenticare.. a discapito di quel tempo che cancella ogni cosa.. no, nulla si cancella quando è scritto con tanta forza..
sono apparso perchè si... perchè ci ripenso di tanto in tanto.. a raffiche.. e perchè voglio che arrivi fin laggiù una di queste mie raffiche.. che smuova un po' di quelle pale che fanno da guardia ai mucchi di sale, bianco candido, al sole.. che non sono riuscito ancora a visitare.. ma c'è tempo..
concerto sfumato.. aspettativa spazzata via.. da una raffica

mercoledì 18 luglio 2007

pollice veloce sul..


ieri mi sono nuovamente dopato di musica, come non capitava da tempo. ieri sera ho deciso di uscire con me stesso, standomene a casa, gambe sotto il tavolino, pollice veloce sul touchpad, brani su brani, incompleti. non uno ascoltato fino alla fine. solo il primo minuto, massimo minuto e mezzo, in cui la mente ricercava qualche treccia di note di un'altro pezzo... e allora via! più veloce della luce a cercare il titolo nella lunga lista di musica abusiva.

un mix privo di senso logico. italiano. straniero. lento o veloce che sia. alla faccia di joice e del suo caro flusso di coscienza.

una corsa fatta anche di immagini. di foto. foto personali. feste e serate. gite "foriporta".. insomma ricordi. ricordi felici e non rimpianti. filtrati... volutamente (unica cosa non lasciata al caso)

.. la famosa nostalgia canaglia che è bello lasciar libera di prendere il sopravvento, di tanto in tanto.. quando si ha voglia di uscire con se stessi, standosene a casa, gambe sotto il tavolo, pollice veloce sul...

super santos


la temperatura è tale da bacchettarsi le mani per tutte le volte che alla domanda: "vieni a fare un bagno?" abbiamo risposto con un "No, grazie". perché non ci andava. perché l'acqua era troppo fredda o non abbastanza limpida. perché la folla della spiaggia ci infastidiva. perché quei due deficienti sul bagnasciuga con il loro super santos ci avevano fracassato le scatole nel simulare il rigore dei più recenti mondiali. bacchettate sui dorsi, sulla mano destra con la mano sinistra. eppure ora, chiudere gli occhi, e immaginare quell'acqua da un senso di refrigerio che solo il prossimo attacco della zanzara di turno può far svanire. motivo in più per odiare le piccole e striate creaturine alate.. dicono che sono anche loro creature di Dio, ma sfido il più santo dei missionari a desistere dallo sfilarsi la scarpa destra per spalmarne una sulla parete della sacrestia.

ma non era alla spiaggia o all'acqua limpida che andava la mente, quanto alle dueruote. quelle due ruote che sostengono una il motore l'altra l'avantreno. due piccole ruote con una VESPA sopra.. bianca, allegra e sorridente.. era a lei che andava il pensiero e al significato che ha sempre avuto.. perché non è vero che è solo un pezzo di ferro, mettetevelo nella zucca..